Taccuino visivo di un viaggio nei territori della post‑Yugoslavia.
Paesi attraversati da una calma irreale, dove il tempo sembra fermarsi tra ciò che era e ciò che non sarà.
Tracce di guerra, dettagli dimenticati, architetture sopravvissute a se stesse: tutto parla di un paradiso perduto.
Lo sguardo resta in ascolto, tra nostalgia e inquietudine, cercando senso nei vuoti del paesaggio.
Serbia, Bosnia, Montenegro – Agosto 2003

